Una porta filomuro in rovere termotrattato e Nabuk

2018-01-04T14:07:47+00:00 11, dicembre 2017|Categories: News|Tags: |

Presso la recente edizione di Architect@work, Agoprofil ha presentato una porta filomuro elegantissima, che abbina rovere e Nabuk. Di grande versatilità, può arrivare ad altezze di 350 cm e oltre, con un accorgimento tecnico molto interessante, che consente di averla sempre in bolla.

Il progetto di questa porta filomuro nasce dall’idea di “scaldare” l’ambiente, con l’abbinamento di legno e pelle. La vera originalità parte proprio dalla scelta dei materiali: rovere termotrattato e Nabuk. Il legno di rovere termotrattato rimane un materiale molto naturale, che non ha bisogno di colorazioni, di pigmenti o vernici.

Abbiamo chiesto a Marco Agosto, titolare di Agoprofil, di spiegarci in cosa consista questo processo di lavorazione. Ci ha spiegato: «Inanzitutto voglio specificare che il tavolame viene tagliato da tronchi di foreste protette. I tagli avvengono in base a programmi che prevedono la ricrescita degli alberi. Il legno viene poi invecchiato fino ad arrivare al colore che vediamo, senza usare solventi o additivi. Vengono usati dei prodotti protettivi all’acqua, in modo da avere una porta green al 100%». La porta è comunque disponibile in vari colori laccati e con varie tinte di Nabuk. Oltre che in rovere, lo stesso modello è disponibile in essenze molto eleganti, come il noce Canaletto o il frassino spazzolato bianco.

Sempre in bolla, con una semplice brugola

Si tratta di una porta filomuro “level free wall”, che arriva fino al soffitto. La soluzione presentata in fiera a Milano era alta 240 cm, in quanto questo era lo spazio disponibile, ma può arrivare fino ad altezze di 350 cm. Questo consente, praticamente con soffitti di qualsiasi altezza, di non vedere più il trave nella parte alta, con un effetto sorprendente e di grande eleganza.

Per quanto riguarda il peso della porta, che può diventare notevole, Agosto ci ha parlato di una soluzione tecnica molto interessante, che Agoprofil adotta per porte di queste altezze: «Vengono inseriti dei tiranti estensori interni. Si tratta di due aste di acciaio filettate all’interno dell’anta, che possono essere registrare mediante una brugola posizionata nella parte superiore dell’anta. In questo modo, qualora ci sia un lieve imbarcamento dell’anta stessa, è possibile raddrizzarla, molto semplicemente, con una semplice chiave a brugola».

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